Al primo trimestre del 2023 risultano 9.130 nuove iscrizioni sul territorio campano. La variazione delle iscrizioni delle imprese nella regione Campania tra il primo trimestre 2023 e il primo trimestre 2022 è in peggioramento con una decrescita del 3%. La tendenza nazionale registra un decremento delle iscrizioni dello 0,2%. L’elemento negativo delle nuove iscrizioni è peggiorato ulteriormente dall’aumento delle entrate in scioglimento (+141,7%), dei fallimenti (+38,3%, anche se in termini numeri sono esigui, solo 195 pratiche avviate) e delle cancellazioni di imprese (+28,9%). Lo stesso trend viene seguito a livello nazionale.
Come per il dato aggregato delle imprese di nuova iscrizione, se si guarda ad una classificazione di interesse sociale (imprese guida e/o partecipazione under 35 maggioritaria, le imprese a guida e/o partecipazione femminile maggioritaria e le imprese a guida e/o partecipazione straniera maggioritaria), si può notare come il dato negativo di nuove aperture è ottenuto da tutte le tre categorie. Le imprese straniere sono quelle che maggiormente decrescono, -10,7% con 806 nuove imprese, mentre le imprese femminili del -0,9% per 2.431 nuove imprese e le imprese a conduzione giovanile mostrano un saldo del -4,3%.
In Campania l’apertura di nuove unità locali supera in valori assoluti il numero delle chiusure (3.326 contro 2.889). La variazione dal primo trimestre del 2022 rispetto al 2023 fa notare una crescita maggiore delle chiusure rispetto ad una crescita delle aperture (rispettivamente +16,9% e +2,1%). Le nuove aperture, così come le chiusure delle unità, sono collocate soprattutto nella stessa provincia: le nuove aperture all’interno della stessa provincia contano circa per il 69% del totale, le chiusure il 73%.
Il quarto trimestre del 2022 conta un campione di 315.165 imprese attive. Queste imprese hanno registrato un miglioramento occupazionale (+3,6%), in linea se raffrontato con quello osservato a livello nazionale (+3,3%, su un campione di circa 3,5 milioni di imprese). È interessante notare come la crescita occupazionale sia frenata dalla negatività dell’occupazione tra le imprese con meno di 9 addetti. Al contrario le imprese con più di 250 addetti lasciano registrare un aumento del 10,5% degli addetti rispetto al quarto trimestre del 2021.