Dall’analisi dei dati economici, si deduce come il valore di produzione delle società campane compresenti negli ultimi tre anni è pari a circa 67,6 miliardi di euro. Il 44% del valore della produzione viene creato dal settore del Commercio. Da menzionare come le imprese campane di dimensioni “micro”, che ammontano all’81,1% del totale, creano un valore di produzione inferiore delle “grandi” imprese, che rappresentano solo lo 0,5% del totale delle imprese. L’analisi degli indici di bilancio delle società in utile evidenzia il comparto del Commercio come il settore di punta, con un ROI del 7,4 %. Sopra la media si attesta anche il ROI per il settore delle manifatture (6,8%). Di seguito si analizzano i dati congiunturali, che testimoniano il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese. Al terzo trimestre del 2021 risultano 6.504 nuove iscrizioni sul territorio campano. La variazione delle iscrizioni delle imprese nella regione Campania tra il terzo trimestre 2021 e il terzo trimestre 2020 è in peggioramento con una decrescita del 10,3%. Anche la tendenza nazionale registra un decremento delle iscrizioni del 6%. L’elemento negativo delle nuove iscrizioni è migliorato dalla diminuzione delle entrate in scioglimento (-8,9%) e dall’invarianza delle cancellazioni delle imprese (0%). Aumentano invece i fallimenti (+20,5%, anche se in valori assoluti sono esigui, 147). Se si guarda ad una classificazione di interesse sociale, con l’analisi delle imprese guida e/o partecipazione under 35 maggioritaria, le imprese a guida e/o partecipazione femminile maggioritaria, e le imprese a guida e/o partecipazione straniera maggioritaria, i dati evidenziano come il dato negativo di nuove aperture è ottenuto da tutte le tre categorie. Le imprese “giovanili” sono quelle che maggiormente decrescono in termini percentuali (-13,9% con 2.273 nuove imprese); diminuiscono invece le imprese “femminili” dell’8,9% (1.723 nuove imprese) e poi le “straniere” con 886 nuove imprese e con il dato in decrescita rispetto lo scorso anno dell’1,3%. Se si guarda alla forma giuridica prediletta per le nuove aperture l’impresa individuale presenta valori assoluti preponderanti. In Campania l’apertura di nuove unità locali supera in valori assoluti il numero delle chiusure (2.662 contro 1.314). La variazione dal terzo trimestre del 2020 rispetto al 2021 fa notare una crescita delle aperture contro una decrescita delle chiusure (rispettivamente +1,6% e -10,1%). Le nuove aperture, così come le chiusure delle unità, sono collocate soprattutto nella stessa provincia: le nuove aperture all’interno della stessa provincia, infatti, contano circa per il 70% del totale, mentre le chiusure il 68%. Il secondo trimestre del 2021 conta un campione di 306.583 imprese attive. Queste imprese hanno registrato un miglioramento occupazionale (3,1%), in linea se raffrontato con quello osservato a livello nazionale (+2%, su un campione di circa 3,4 milioni di imprese). È interessante notare come la crescita occupazionale sia frenata solamente dall’occupazione tra le imprese con meno di 9 addetti (-0,5%). Al contrario le imprese “medie” lasciano registrare un aumento del 7,8% degli addetti rispetto al secondo trimestre del 2020.
dati congiunturali III trimestre